lunedì 2 giugno 2014

Solo.

Assolo di rumori, gente che preme per uscire, io preferisco star solo.
Solo mi combatto. Solo mi compete.
Solo studio l'invasione degli ultra corpi.
Solo non parlo, solo non dico cazzate.
Solo penso a quello che dico, ma non lo dico.
Solo mi arresto, solo mi faccio prigioniero e mi sbatto in isolamento. Da solo.
Solo sfuggo e rimango coi miei dolori. Non è vero teste di cazzo: non ho dolori.
Non ho acciacchi, mi hanno lasciato solo.
Se dovesse cadere una meteorite, ora, sarei di la prima scimmia evoluta del mondo che si leva da terra, in posizione eretta e applaude.
Solo penso a tutti quelli che fingono di essere qualcun altro.
Sei dannata baby, la solitudine ti ha ucciso.
La confusione ha messo in crack il tuo sistema operativo.
Sei da rottamare.
Senti solo quello che vuoi ma alla fine sei sola, perché non senti.
Maledettamente sola.
Sola col tuo destino frammano. Sola con la tua penna rossa a correggere congiuntivi e parole.
Sola perché non hai un briciolo di talento. Solo cinque cose, ricorda.
Virtù, saggezza e speranza, nei secoli dei secoli e così sia.
Solo cinque cose. Solo.
Che bastino!
Fai andare quelle dita, che sia qui o su un corpo caldo e bagnato.
Fai andare quelle dita, lasciale sfogare le mille anime che albergano il tuo corpo frammentato e stanco.
E pensa all'essere immortale e mai così mortale.
Solo, a pezzi come un puzzle.
Sparso per la stanza ad aspettare, che sia il vento a rimettermi insieme.
Solo, assolo del nulla e nel silenzio aspetto di trovare arte, bellezza e speranza.
E se non sarà così, solo sarà la bellezza.
Solo sarà l'arte.
E solo la speranza.
E vi aspetto in piedi, dinosauri millenari. Vi aspetto applaudendo.
Solo cinque cose: una meteora, un mare di dinosauri inconsapevoli, rumori di fondo, una scimmia che si erge nella foresta bagnata, il primo applauso della storia.
Boooom e l'estinzione.
E tutto lascia spazio al solo più solo che c'è.
Mi inchino a voi, e spargo parole come seme sulle vostre teste.
Solo mi evolvo.
Solo mi compiaccio.
Solo mi estinguo.
E non c'è tristezza, perché sono solo come un albero che cade nella foresta.
Quanta poesia, bellezza e speranza c'è in tanta solitudine.
Ora mi rimetto i panni mortali, le mie dita si fermano.
Torno fra voi, occhio però...
la meteora è dietro l'angolo, in ogni momento, in ogni singolo attimo.
E non deve necessariamente piombare dritta giù dal cielo.