mercoledì 16 aprile 2014

Protesi umane made in China.


Le mutazione genetiche avvengono dopo migliaia di tentativi di adattamento. Alla fine, quando ci sei quasi, quando ce l'hai fatta, ti trovi un paio di ali resistenti alla resina degli alberi e sei un cazzo di bruco volante: e non vuoi scappare però, vuoi stare lì smerdato e rotolante su quel ramo del cazzo come hanno fatto miliardi di bruchi prima di te, mangiando foglie in attesa di morire, risorgere e morire, amare, lettere e testamento. Invece muti in farfalla, ma la tua anima no.
Se poi ti va peggio, avrai un pollice inutile che ti serve per afferrare, schiacciare, scolpire la roccia. Troppo grosso poi per centrare millenni dopo perfettamente la "i" sulla tua protesi ricaricabile made in China. Se dio vuole fra circa mille anni avremo mani piccolissime, cervelli grandissimi, ma l'anima non muta mai.
Mi sto scassando il cazzo. Sembro una commessa del centro commerciale che vi passa ogni giorno sul nastro che fa bip. Io so il vostro prezzo. Conosco il vostro odore. So quando scadete. So se siete in offerta, prodotti in serie.
Vi osservo oramai da 1404 lunghi anni. Siete tutti uguali, chi più, chi meno.
Siete bellissime. Siete fortissimi. Siete riuscitissimi, con i vostri polpastrelli che aderiscono alla perfezione anche sui bicchieri di negroni.
Ma quelli con le rose sono il mio personale. Inventati da me.
Sembrano tutti uguali vero? Eppure non vi siete mai chiesti il perché sono tutti simili.
Vi osservano.
Vi spiano stuzzicarvi, baciarvi, nei vostri rituali di corteggiamento.
Sono lì, sempre uguali a celebrare i vostri momentanei amori, le vostre lauree, le vostre cene.
Sono li ad assistervi nei preliminari: cupidi del cazzo con scimmie dagli occhi rossi lampeggianti e cappelli colorati.
Vi seguono, e più vi seguono più li mandate via: siete troppo presi per capire che vi stanno facendo la visura camerale delle viscere. Stanno censendo le vostre mosse.
In quel mazzo di rose ci sono telecamere impercettibili fatte di ali di farfalla, è inutile che gli passate un euro con le mani che sanno di fica. Non se ne andranno mai. Registreranno ogni singola vostra mossa, ogni vostra cazzata.
Un segreto quando li vedete indaffarati insistere: fategli capire che sapete chi sono.
Lei era sul divano, io le scrivevo la biografia passandole la lingua sulle labbra.
Lasciavo un codice binario, in grado di scardinare il suo cassetto dei tesori. E loro hanno registrato tutto.
Nella spina di una rosa, ora c'è una formula magica dedicata al suo sesso. Un movimento circolare in senso antiorario, lingua a destra, per quattro volte. E le gambe che tremano. Gli occhi lucidi. Gli amori che vanno, gli amori che vengono.
Non c'è nulla davanti, il futuro è un passato remoto scritto al contrario. E gli occhi bellissimi che ti curano le pareti dell'animo. E nulla muta mai.
Solo il tuo corpo.
E la prossima volta che incontri l'uomo delle rose: scappa!